Saverio Costanzo ha preso il posto del "fondatore" del Campus di Germaneto
di Pasqualino Pandullo
Il compianto rettore dell’Università di Catanzaro, Salvatore Venuta, aveva aderito volentieri al progetto del Premio Tropea. Ma non è certo solo per questo che vorrei ricordarlo, adesso che, a meno di due mesi dalla sua scomparsa, conosciamo il nome e la figura del suo successore, Saverio Costanzo: una scelta nel segno della continuità.
Salvatore Venuta lo conoscevo da tempo. Dai tempi del quotidiano “Oggisud”, dove lui, anche a notte fonda, veniva a seguire gli articoli che parlavano della nuova facoltà di Medicina catanzarese. Aveva un interesse vivissimo, gli si leggeva negli occhi con i quali leggeva sui videoterminali del giornale dove io stesso ho mosso i primi passi di giornalista. Lui, campano, stava “costruendo” fin da allora (era il 1985): aveva cominciato da lì. Di medicina sarebbe diventato preside, il primo, come successivamente divenne il primo rettore dell’Università Magna Grecia. Ma non basta dire il “primo” rettore, magnifico rettore, perchè anche a chi avverte la grandezza di quel “primato”, potrebbe sfuggire qualcosa.
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Ultimo aggiornamento ( mercoledì 30 maggio 2007 )
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MILLE ANNI CHE STO QUI di Mariolina Venezia Einaudi
Grottole, nei pressi di Matera: in un Sud poco esplorato, le vicende straordinarie e quotidiane dei Falcone, una famiglia cui il destino dona tutto e non risparmia niente, dalla guerra all’emigrazione, dalla ricchezza alla fame, passando per scandali pubblici e furori individuali. Dal capostipite don Francesco, con i suoi barili d’oro sepolti e non più ritrovati, all’ultima discendente, che fugge di casa un secolo dopo per dimenticare tutto e tutti. Una costellazione di personaggi che emergono per un attimo, colti nei momenti salienti dell’esistenza, poi vengono assorbiti dal vortice del tempo. Il loro scendere o meno a patti con la vita. L’immaginazione usata per accettare la realtà. E poi la fine di un mondo. Padri e figli, ma soprattutto madri e figlie, aspettative e tradimenti. Gli ideali politici, le lotte, le delusioni, le sviste. E la felicità, l’infelicità, la voglie di vivere. Una voglia di vivere conquistata infine al di là di ogni ideologia, credo e religione, sfidando anche l’amore romantico e le sue trappole. Una pienezza che travolge tutto. |
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 23 maggio 2007 )
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Presentata alla Fiera del Libro di Torino la selezione del Premio letterario Tropea
Alle serate di giugno saranno presenti il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, e l’assessore alla Cultura del capoluogo piemontese, Fiorenzo Alfieri
Torino - Ha trovato una consonanza ideale, ma soprattutto una vetrina di livello internazionale, il Premio letterario Tropea, presentato alla Fiera del libro di Torino. E’ stata una conferenza stampa, nello stand della Regione Calabria, a rilanciare da questo osservatorio privilegiato i temi e le informazioni che ruotano attorno all’iniziativa promossa dall’Accademia degli affaticati. All’incontro coi giornalisti hanno preso parte lo scrittore Pierfranco Bruni, membro del Comitato tecnico-scientifico del Premio; il direttore del Sistema bibliotecario vibonese, Gilberto Floriani e Giacinto Gaetano, funzionario dell’Assessorato regionale alla Cultura. La conferenza stampa, coordinata dal presidente dell’Accademia, Pasqualino Pandullo, ha posto in risalto l’alto profilo delle opere che compongono la terna dei finalisti. Si tratta di “Gomorra” di Roberto Saviano (Mondadori); “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia (Einaudi) e di “Donne informate sui fatti” di Carlo Fruttero (Mondadori). |
Ultimo aggiornamento ( martedì 19 giugno 2007 )
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di Pasqualino Pandullo
 Se uno scrittore come Carmine Abate, considerato il maggiore autore calabrese vivente, qui a Torino mi chiede ripetutamente, con interesse, del “Premio Tropea”, vuol dire che qualcosa si muove. “ Ho partecipato a un dibattito televisivo che andrà in onda nei prossimi giorni – mi dice Carmine – e un imprenditore mi ha parlato della vostra iniziativa”. Che Dio lo benedica, quell’imprenditore! E che continui ad assistere la magica penna di Abate.
Mi trovo alla Fiera internazionale del libro, circondato da cento, mille, diecimila, stimoli. Per fortuna c’è lo stand dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria, e appena gli input varcano la soglia del possibile, posso tornare alla base. A sedermi su una delle sedie in alluminio anodizzato, come il tavolino rotondo, che mi ricorda il bar di Paolino Cortese: arredano uno spazio contenuto, circondato da vetri, pannelli bianchi, luci. E libri. I libri di una cinquantina di case editrici calabresi. Però. Qui ci si confronta con i ragazzi (splendidi) della Bottega Editoriale, con la gente (scrittori, poeti, editori, semplici passanti) che trovano in questo gabbiotto rilucente e trasparente un punto di riferimento. E poi, qui, posso scambiare qualche veduta con Gilberto Floriani, conosciuto da sempre, incontrato da mai. E’ il direttore del Sistema bibliotecario vibonese, è stato incaricato dall’assessore Sandro Principe a organizzare la presenza della Regione alla Fiera di Torino. Una presenza fatta anche di incontri ufficiali, come quello su Corrado Alvaro e Emilio Argiroffi. 
Vorresti fare mille cose insieme, quando vieni qui. Seguire gli incontri con gli autori organizzati da case editrici piccole e grandi, seguire i collegamenti Rai di Radio 3. Fare foto, scrivere. Ma ecco Federico Moccia seguito da decine di ragazzine per l’autografo. Vai a cercare la Mondadori, e t’imbatti in un raffinatissima conferenza di Federico Rampini sulla Cina. Vai a prendere un panino e scopri che non ci sono più posti (e non ti fanno entrare nella sala azzurra: quattrocento sedie) per la chiacchierata di Niccolò Ammaniti con Marino Sinibaldi.
Penso agli amici dell’Accademia degli affaticati, penso a quel genio della comunicazione di Mario Caligiuri, penso al piccolo Josemaria, penso … Ma non c’è più tanto tempo per pensare, tra poco c’è la conferenza stampa del Premio Tropea!
Questa ventesima edizione della Fiera del libro è dedicata a confini: per riconoscerli, per abbatterli. Noi, forse, stiamo portando i nostri confini un poco più avanti. |
Ultimo aggiornamento ( sabato 12 maggio 2007 )
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Il Premio letterario Tropea alla Fiera internazionale del libro di Torino
 Il Premio letterario nazionale “Città di Tropea- Una regione per leggere” sarà presentato alla Fiera internazionale del libro di Torino. Sarà il presidente dell’Accademia degli affaticati, Pasqualino Pandullo, a tenere una conferenza stampa insieme con il direttore del Sistema bibliotecario di Vibo Valentia, Gilberto Floriani, e con lo scrittore Pierfranco Bruni in rappresentanza del Comitato tecnico-scientifico del Premio stesso.
L’incontro con i giornalisti è fissato per le ore 20 di sabato 12 maggio nello stand della Regione Calabria (Padiglione 3 stand 88 Lingotto Fiera). Il Premio Tropea rientra infatti fra le iniziative promosse dall’Assessorato alla Cultura guidato dall’on. Sandro Principe e proposte alla manifestazione piemontese.
“La nostra presenza a Torino – ha commentato Pasqualino Pandullo – è una occasione di grande visibilità, nella sede più prestigiosa e più intonata possibile, per l’evento al quale l’Associazione culturale che presiedo sta lavorando da un anno”.
Il Premio letterario “Città di Tropea – Una regione per leggere”, alla sua prima edizione, si svolgerà nella cittadina turistica calabrese nei giorni 21, 22 e 23 giugno. A scegliere il vincitore assoluto all’interno della terna dei libri finalisti saranno tutti e 409 i sindaci calabresi, affiancati da una giuria popolare composta anche da 13 studenti. Significativo l’intento che va ben oltre la dimensione cultural-mondana delle tre serate: nella regione dove si legge meno in assoluto, la Calabria appunto, i sindaci diventano gli alfieri di una originale campagna per la lettura.
La terna è composta da “Gomorra” di Roberto Saviano (Mondadori), “Donne informate sui fatti” di Carlo Fruttero (Mondadori) e “Mille anni che sto qui” di Mariolina Venezia (Einaudi). A selezionare i tre libri finalisti è stato un Comitato tecnico-scientifico presieduto da Isabella Bossi Fedrigotti e formato, anche, dai rettori delle tre Università calabresi, dal Presidente dell’Autorithy per le Comunicazioni, Corrado Calabrò, e dall’esperto di editoria Giuliano Vigini.
Lo stand della Regione Calabria alla Fiera internazionale del Libro di Torino si trova, quest’anno, vicino a quelli del Ministero dei Beni Culturali, della Rai, del Comune di Torino.
Tropea, 9 maggio 2007
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Ultimo aggiornamento ( lunedì 14 maggio 2007 )
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