Ci sarà anche Isabella Bossi Fedrigotti, presidente della Giuria tecnica
di Lino Tipe
TORINO – Dallo stand della RAI continuano ininterrottamente i collegamenti televisivi per testate e programmi. Ma io, naturalmente, preferisco quelli radiofonici e soprattutto il Fahrenheit di Marino Sinibaldi che va su Radiotre. Questo però può seguirsi anche da casa. E allora l’interrogativo torna assillante: cosa seguire, di cosa approfittare, trovandosi di persona in questo mare magno della 21esima edizione della Fiera internazionale del libro? La tentazione sarebbe quella di seguire ancora la Chiara Gamberale che mi ha invitato alla presentazione del suo libro, nello stand che riproduce il padovano Caffè Petrocchi. Ma se c’è Antonio Prestifilippo che presenta il suo libro sul delitto Scopelliti. “Morte di un giudice solo” (Città del Sole Editore) con Giancarlo Caselli, oggi procuratore della Repubblica di Torino, come faccio a perdermelo? Con loro, Rosanna Scopelliti, figlia del giudice di Cassazione assassinato nell’agosto 91, e il giovane professore universitario Stefano Morabito. Soprattutto Caselli dice cose terribili, e terribilmente vere: “La Calabra è il buco nero della lotta alle mafie”. Io mi avvicino a Rosanna (lei studia lettere a Roma) e la invito, con Prestifilippo, ad una delle serate conclusive del Premio Tropea: pare si possa fare.
Bè, svolgiamo allora un po’ di compiti istituzionali. Ornela Vorpsi, una delle tre finaliste di quest’anno, sarà qui? Vado allo stand della Einaudi ad informarmi. Ritrovo il capo ufficio stampa, Carla Polzot: “No, quest’anno non è venuta, è rimasta a Parigi”. Ma in compenso, ottengo i suoi recapiti.
Ed è proprio lì che mi raggiunge la telefonata della dolcissima Sabellina nostra: mi chiede dove saremo e a che ora, domenica, per la presentazione del Premio: verrà! Isabella Bossi Fedrigotti, la meravigliosa presidente del comitato tecnico-scientifico del Premio Tropea, dopo domani domenica alle 11 sarà con noi nello stand K 175 del padiglione 2! Grazie, Isabella. Ne approfitto per ricordare che ci saranno anche Giuliano Vigini, Pierfranco Bruni, Gilberto Floriani, Maria Faragò, Giacinto Gaetano e Fulvio Mazza che coordinerà la conferenza stampa.
Intanto il motore dello stand della Regione Calabria, dove siamo ospitati, aumenta di giri. Per oggi, vi segnalo la presentazione di un delizioso libricino che richiama la passione teatrale di Albert Camus. Lo ha scritto Carlo Fanelli (Università della Calabria) per i tipi di Abramo, s’intitola “Albert Camus e Jean Grenier – La fortuna di trovare un maestro”, e fa parte di una indovinata collana chiamata appunto “Teatro in tasca” (costa solo 5 euro). E’ il direttore editoriale della Abramo editore, Mauro Minervino, con la consueta profondità, a
introdurre gli ospiti chiamati a parlarne: il direttore dell’Istituto per gli Studi sul Mediterraneo dell’Università di Genova, Sergio Zoppi, e la direttrice artistica del Teatro della Tosse di Genova, Consuelo Basilari. Parlando dell’autore di questo petit-livre, e dello spettacolo teatrale cui è legato, e cioè Carlo Fanelli, la Basilari afferma: “... non passò molto tempo quando m’imbattei come per magia nell’uomo che avrebbe potuto dar corpo al progetto di uno spettacolo teatrale su Albert Camus e Jean Greniere, testimoni dell’amore comune per un Mediterraneo felice“. Che bello.